Matched Betting, la strategia più amata dagli studenti

Le tasse universitarie sono alte, e i soldi che le famiglie passano spesso non bastano. Gli studenti, nel fiore degli anni, hanno quindi bisogno di un’altra entrata economica. Il film “21” parlò di una storia vera: studenti che nei week end si recavano a Las Vegas e, in base a calcoli matematici e a segni particolari, riuscivano a vincere ingenti somme di denaro col Blackjack.

Owen Burek in un post pubblicato sull’Huffington Post (non la versione italiana, of course), ha raccontato il fenomeno del momento: il Matched Betting. Chiamato anche Double Betting, segue un po’ la stessa filosofia sfruttata nel blackjack, anche se è una strategia che si riferisce alle scommesse sportive. In pratica si tratta di sfruttare tutte le offerte di scommesse gratuite che ciclicamente i vari bookmakers lanciano. In genere, però, questi bookies chiedono prima che l’utente faccia una giocata con soldi suoi, per poi avere diritto ad una scommessa gratuita.

Il concetto che sta alla base del Matched Betting è il seguente: ottimizzare al massimo la perdita della prima scommessa (quella fatta coi soldi propri) effettuando una puntata (back) sul bookmaker ed una bancata (lay) su un sito di betting exchange. Ciò consente all’utente di avere diritto alla scommessa gratuita. A seguito di un calcolo matematico relativamente semplice, è possibile stabilire l’entità della bancata per avere una vincita sicura (sure).

Facciamo un esempio: l’utente effettua una scommessa con propri soldi (facciamo 50 euro) sulla vittoria della Juve; ovviamente, deve considerare la possibilità che ciò non accada, e quindi dovrà bancare la Juve su un sito di betting exchange cercando di ridurre al massimo la perdita sicura (mettiamo che perde sicuramente 2 euro, sia che la Juve vinca o perda). Questa scommessa gli darà il diritto di effettuare una scommessa gratuita (ad esempio di 10 euro), che egli punterà sul Napoli partendo quindi da un attivo di 8 euro (10 - 2).

Per vincere matematicamente, basterà bancare il Napoli per ottenere una vittoria sicura (ad esempio, 4 euro).
Difficile? Forse più a dirsi che a farsi. Certo è che questi studentelli se le inventano tutte! Si applicassero nello studio come si applicano nelle scommesse o nei casinò, la collettività se ne gioverebbe!


TradingIppica

Fare trading sull’ippica: Bet-sleep-bet!



Bet-sleep-bet significa letteralmente “scommetti-dormi-scommetti” ed è una strategia nata e sviluppatasi intorno alle scommesse sui cavalli. Il concetto base è puntare con largo anticipo rispetto all’evento (almeno la sera prima), farsi una bella dormita e al risveglio bancare. Come si fa?
In Inghilterra c’è, da decenni, una grande cultura intorno alle corse dei cavalli. Non è un caso che i principali siti mondiali di Betting Exchange siano soliti proporre agli scommettitori quasi tutte le corse inglesi (o, più correttamente, britanniche). Giornali a larga diffusione quali “The Sun” o “Daily Mail” sono soliti dedicare intere pagine ai pronostici sulle corse dei cavalli, e moltissimi siti propongono pronostici e news sulle corse del giorno successivo. La strategia bet-sleep-bet, quindi, si fonda innanzi tutto su questo: la ricerca di informazioni. Quanto più un cavallo viene dato per favorito, tanto più è probabile che, man mano che ci si avvicina alla data e all’ora della corsa, la sua quota scenderà.
Cosa fare, quindi? Puntare la sera prima su un cavallo dato per favorito da almeno 5 tipster (i pronosticatori) in una corsa dove non vi siano più di 3 favoriti. Andare a dormire e, il giorno dopo, bancare non appena la quota sarà scesa ad un livello tale da garantirci una vincita sicura (una “sure”).
Nel caso in cui al risveglio la quota non sia scesa o addirittura salita? Abbiamo due possibilità: chiudere subito la scommessa accettando una piccola perdita o aspettare l'andamento delle quote nel tentativo di recuperare.

SerieALogo

Trading nel betting exchange "settimanale"

Serie A TimNelle settimane precedenti abbiamo analizzato tutti i “tempi” del trading: da quello immediato (ad esempio il live, fino a sfiorare lo scalping) a quello a lungo termine (ad esempio il trading sugli antepost). Oggi approfondiamo il trading su un tempo di una settimana. L’esempio classico, per comprendere meglio il discorso, si può fare con la Serie A italiana.


Ogni lunedì, i principali books mondiali producono le quote di Serie A. Alcuni utilizzano la tecnica della lavagna alta (quindi quota bassa): le informazioni sono poche, quindi bisogna mettersi sulla difensiva e magari le quote verranno alzate man mano che si avvicina alla data dell’evento. Altri utilizzano la tecnica inversa: lavagna bassa, quota alta e poi “sforbiciata” finale in prossimità dell’evento. Nessuna delle due tecniche è esente da errori, ma partono ovviamente da due impostazioni diverse: una difensivista e l’altra offensivista, un po’ come Mondonico e Zeman!

Perchè prendiamo i books classici come riferimento? Perchè ad inizio settimana il mercato su Betfair non è ancora formato, e può tranquillamente capitare che un book abbia la “punta” più alta di quella di Betfair (ma sempre sotto il banco) Qualora ciò non si verificasse, ovviamente prenderemo di riferimento la “punta” di Betfair (o altro sito di betting exchange).

Come fare trading “settimanale”? Semplice! Quale quota della serie A sarà giocata più di tutte? Allora bisogna puntare su quella: prenderla dal book che la offre più alta, e attendere. Se avremo ragione, la domenica quella quota si sarà abbassata di parecchio, e noi potremo bancarla. Chiaramente vi sono alcune cose che potrebbero influenzare la variazione del gioco, e quindi della quota: pensiamo agli infortuni o alle partite di coppa infrasettimanali. Va anche detto, però, che a noi interessa poco se la squadra su cui abbiamo puntato effettivamente vincerà. A noi interessa solo che quella squadra sia tra le più giocate, sicchè la sua quota scenderà sicuramente garantendoci una vincita matematica.


Arbitraggio sportivo: cos'è?


(Powered by: Sports Arbitrage World)

Che cos’è l’arbitraggio sportivo? Il termine inglese, come spesso accade, spiega tutto in maniera chiara ed esaustiva:“Sure Bet”, scommessa sicura. Come può una scommessa essere sicura? Semplice, serve solo una buona dose di fortuna, abbastanza soldi su vari conti e un computer acceso con una veloce connessione internet.
La fortuna è fondamentale per individuare la quota sbagliata: gli avvenimenti sportivi sono talmente tanti che una quota sbagliata può sempre sfuggire, nonostante i tanti forum e software che aggiornano quasi ogni secondo le oscillazioni di mercato. La fortuna, però, serve anche se uno prova una sure prendendo, ad esempio, una quota il lunedì e bancandola nel week end. Perché bisogna dirlo: una sure bet può verificarsi anche a distanza di giorni. Se, ad esempio, il lunedì il Napoli esce con una quota a 2.2 e la domenica banca 2.00, ci troviamo di fronte ad una sure! Inchiniamoci pure, ma prima provvediamo a bancare! Ovviamente la stessa cosa può verificarsi anche prendendo due bookmakers diversi, che hanno quote talmente diverse tra loro che è possibile effettuare una sure giocando, ad esempio, l’under su un sito e l’over su un altro!
Questi episodi, prima molto frequenti, oggi meno, si verificano o a seguito di un errore umano, o a seguito di una valutazione molto diversa tra i quotisti dei vari books.
Esaminato il “Fattore Fortuna”, analizziamo anche gli altri due aspetti, partendo dall’ultimo: un computer efficiente ed una connessione veloce. Lo strumento di lavoro deve essere pronto e adatto all’uso, perché spesso – per non dire sempre – una sure è tale solo per pochi minuti, quindi bisogna essere veloci a navigare tra i vari siti, considerando anche il fatto che probabilmente dobbiamo spostare anche soldi da un conto all’altro.
E questo ci permette di approfondire l’ultimo, determinante aspetto: i soldi. Servono vari conti attivi e un po’ di soldi su ogni conto. Quando scoviamo una sure, dovremo probabilmente spostare soldi da un conto all’altro, quindi nel calcolo della sure (cioè dell’effettivo guadagno netto) dobbiamo considerare anche le spese per eventuali trasferimenti di denaro. Il tutto, ovviamente, in pochi minuti! Però il brivido e l’adrenalina – ve lo giuro – saranno talmente alti che ne sarà valsa la pena!


Tennis, fare trading sul “15” successivo.

Avete mai notato che le quote live del tennis si ripetono ciclicamente? Non su tutte le classi di esito, sia chiaro. Soprattutto sul ”15 successivo”, cioè sul punto a punto. Facciamo un esempio: il tennista X sta per servire in un game che sta per cominciare. Sarà ovviamente favorito per la vittoria del game, perché è notorio che nel tennis chi serve è favorito. Nel caso in cui vi fosse anche equilibrio per il set, il trading che adesso proporremo può essere traslato anche sul vincente set (tenendo però presente la quota pre-live). Se il tennista X farà punto, la sua quota scenderà considerevolmente: dobbiamo bancare. Se invece vince il punto il tennista Y, allora la quota del tennista X salirà: dobbiamo puntare. Per guadagnare, spesso è sufficiente che i due tennisti si alternino almeno una volta nel vincere un “15”.

Stesso discorso per il vincente set: se la variazione di quota sul vincente set è soddisfacente, possiamo puntare o bancare seguendo il medesimo ragionamento.
Chiaramente, un gioco del genere è altamente sconsigliato se al servizio vi fosse un tennista come il buon vecchio Ivanisevic!


Formula1

Strategie: trading in formula 1.

                                                          (Credit photo)

Dopo la vittoria di Hamilton al Gran Premio di Monza di Formula 1, gara da sempre affascinante e ricca di colpi di scena, proponiamo una analisi delle possibilità di fare trading in uno sport come la Formula 1.
Due sono le possibilità per fare trading: sull’antepost o sulla gara (live).
Trading sull’antepost: bisogna bancare uno dei piloti che occupano i primi tre posti nella classifica mondiale e che, a nostro avviso, avrà maggiori problemi nel prossimo gran premio e, quindi, perderà punti nella corsa al mondiale. Dopo la gara, se il nostro pronostico era azzeccato, la quota del pilota sarà salita e noi possiamo puntarla e vincere.
Trading live: vale più o meno lo stesso discorso fatto in precedenza, ma partendo dalla griglia di partenza. Bisogna bancare uno dei piloti che partirà in prima o seconda fila e che, secondo noi, non vincerà il gran premio. Appena il nostro pronostico si avvera (a seguito di una partenza sbagliata o di un pit-stop problematico), la quota si alzerà e noi dobbiamo puntarla.

Ovviamente, qualora il nostro pronostico non si avverasse, bisognerà essere bravi a spalmare la perdita anche su altri piloti, perchè - ripetiamolo sempre - meglio una piccola perdita sicura che una grande perdita probabile.


Bancare il risultato del primo tempo? En plein in serie A!



Tempo fa, parlando delle strategie migliori per realizzare un trading redditizio, analizzammo la tecnica di “bancare il risultato del primo tempo. Dicemmo, infatti, che molto spesso, per non dire quasi sempre, la quota del risultato esatto alla fine del primo tempo è più bassa della metà della quota iniziale (lo 0-0), nonostante statisticamente si segnino più goal nel secondo tempo rispetto al primo.
Domenica, addirittura, c’è stato l’en plein: tutte le partite di Serie A hanno visto almeno un gol nel secondo tempo. In pratica, se avessimo bancato tutti i risultati con cui si era andati a “prendere un thè caldo”, per dirla alla Fabio Caressa, avremmo vinto sempre! Certo, avremmo anche sofferto un po’ (il Parma ha segnato all’86esimo), però neanche più di tanto: molte partite sono finite over 2.5, quindi si è segnato parecchio.
Lo stesso è accaduto in Premier League: tre partite su tre hanno visto il risultato del primo tempo cambiare nei secondi 45 minuti.
Bundesliga? Idem come sopra! Due partite domenicali, due risultati che cambiano tra primo e secondo tempo. Addirittura, in questi due casi, ci sono state vere e proprie goleade.

Ovviamente, vi sono anche partite di determinati campionati (quelli in cui si segna meno) che non sono cambiate, ma alla lunga questa strategia di bancare il risultato del primo tempo non può che portare buoni e gustosi frutti!


Calcio

Trading sull'antepost: il calcio.

In un precedente post abbiamo parlato di come è possibile fare trading sugli antepost del tennis e adesso passiamo invece allo sport principe in Italia. Un ragionamento simile, ma non del tutto identico, può essere fatto per gli antepost del calcio. Pensiamo, ad esempio, al classico "vincente campionato serie A". Per fare trading, la domanda che dobbiamo porci non è "chi vincerà il campionato?", bensì "quale quota scenderà prima?" . Questo perché il nostro obiettivo non può né deve essere attendere la fine del campionato per vincere, ma assicurarci prima una vittoria sicura. Per questo, quindi, bisogna evitare di puntare sulla/e squadra/e favorita/e. 

Bisogna, viceversa, analizzare quali squadra hanno un calendario sulla carta agevole, che potrebbe portare, dopo 5-6 giornate, ad una serie di vittorie tali da generare un abbassamento della quota. Oppure, giocando più sul lungo periodo, immaginare quale squadra al termine del girone d'andata avrà una posizione di classifica tale da giustificare una sua reale possibilità di vincere il titolo. Per fare un esempio pratico riferiamoci alla serie A che sta per cominciare: chi è la favorita? La Juve. Nel breve periodo la quota della Juve si abbasserà? No. Quindi non bisogna puntare sulla Juve se vogliamo fare trading. Pensiamo adesso, per esempio, all'Inter, alla Roma, o al Napoli: c'è possibilità che nel breve-medio periodo una di queste squadre sia in una posizione di classifica tale da contendere, almeno formalmente, il primato alla Juve? Se sì, bisogna puntare su quella squadra.
Quando bancare? Fondamentalmente 2 sono le cose da tener presente: i risultati della favorita e il calendario della squadra su cui abbiamo puntato. Se, ad esempio, sappiamo che la squadra su cui abbiamo scommesso, la quale è seconda in classifica ad un punto dalla prima, è attesa da una serie di partite dure, allora dobbiamo bancare magari sbilanciando la vincita verso l'esito che ci convince di più.
Con questo tipo di strategia possiamo entrare o uscire dal mercato facendo per esempio cash out più volte andando a cercare quali sono i minimi o massimi che la quota può fare. A questo scopo è utilissimo il grafico storico della quota dove si possono vedere le resistenze e i supporti così come avviene nei mercati finanziari.
Il mercato delle quote antepost è sempre aperto e deve essere fatto per esempio sulla vincente del campionato Nazionale o sulle coppe europee. 
E' conveniente impostare la strategia ad inizio di campionato dove si possono fare interessantissimi profitti.
L'antepost è una tipologia di trading si può dire più rilassata in quanto consente  di impostare la strategia diversi giorni prima e non si deve per forza di cose vedere le partite live. Possono quindi utilizzare questa metodologia anche chi ha un altra attività e non può stare per forza di cose sempre davanti al monitor.

Tennis racket

Fare trading sull'antepost: il tennis

L’antepost è un tipo di scommessa che si riferisce ad una manifestazione più o meno lunga. Il più classico esempio di antepost è il Vincente Campionato (Serie A, Premier League, ecc...), ma ve ne sono altri: vincente capocannoniere, vincente europei o mondiali, e così via. Sono manifestazioni che durano tanto (da un mese a nove mesi). Ne tratteremo in futuro.
Adesso, invece, concentriamoci su antepost nel betting exchange che hanno una scadenza più prossima: il tennis. I tornei di tennis durano una settimana, i più importanti - come Wimbledon - due settimane. E’ quindi possibile fare trading su queste manifestazioni e, magari, ottenere redditizi risultati in pochi giorni.
Come fare? Ecco un suggerimento, un esempio: prendiamo i tennisti che hanno la quota più alta e puntiamoci sopra. Ora dobbiamo semplicemente sperare che uno, o magari due, di questi tennisti superino un paio di turni: la loro quota scenderà sicuramente e di parecchio! Se, ad esempio, abbiamo scommesso 2 euro su un tennista a quota 500 (vincita potenziale, 1000 €) e questo tennista supera un paio di turni e scende a quota 300, o anche 250, basterà bancare per vincere sicuramente!
Ovviamente, il trading si può fare anche sui tennisti più quotati che magari sono solitamente bravi su certi terreni (erba, terra rossa, ecc...) e il mercato vede più sfavoriti di altri. Basterà puntare su un tennista a quota 20 e aspettare che, dopo un paio di turni vinti, scenda a quota 13 - 15, per poter bancare e vincere. In quest’ultimo caso è, ovviamente, fondamentale tener presente anche il tabellone, perché è naturalmente più facile fare trading su un tennista che, dopo due turni, non incontri Federer o Nadal!
Si consiglia a tutti di studiare le statistiche sportive sui migliori siti di e da li partire per analizzare ciascun tennista. Nell'antepost le statistiche e l'analisi di un giocatore è fondamentale per avere un profitto: non si può improvvisare ma si deve conoscere tutto su questo e soprattutto il suo stato di forma.
E' poi importante vedere l'importanza del torneo e il suo montepremi: è chiaro che più alto è il montepremi finale del torneo, e maggiore sarà l'impegno e la determinazione del tennista a proseguire nel tabellone e cercare di vincerlo anche se non è il vero favorito.


ComputerTrafing

Trading sul pareggio o sul risultato esatto (0-0)

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Le quote del pareggio e del risultato esatto 0-0 sono, in genere, molto appetitose e consentono di fare trading nel betting exchange. Nonostante le statistiche dimostrino che il numero dei pareggi sia in aumento, così come sono in aumento le partite che non si sbloccano prima del trentesimo minuto, le quote su questi due esiti sono sempre alquanto alte.
Per chi volesse sperimentare il trading su questi due esiti, abbiamo qualche suggerimento. Partiamo da un presupposto: la partita su cui vogliamo scommettere live finirà in pareggio, secondo noi?
Se la risposta è “”, dobbiamo puntare sulla X (o draw) o sullo 0-0, attendendo il momento propizio per bancare e guadagnare sicuramente.
Se la risposta è “no”, dobbiamo bancare solo la X (o draw) in attesa che una delle due squadre segni, per poi ripuntare. Perché non bancare anche lo 0-0? Perché la quota, e quindi il rischio, è sicuramente molto alto. Un rischio talmente alto che, qualora non dovesse verificarsi un gol, perderemmo troppi soldi.
E’ quindi consigliabile bancare lo 0-0 alla fine del primo tempo, visto che statisticamente si segnano più gol nel secondo tempo e visto che la quota sarà sicuramente più bassa della metà della quota iniziale. Che significa? Facciamo un esempio:
 se all’inizio della partita, il risultato esatto 0-0 banca 10.00, e il primo tempo finisce con questo risultato, è molto probabile – per non dire quasi certo – che il secondo tempo comincerà con una quota inferiore a 5, nonostante vi sia lo stesso numero di minuti da giocare ancora (45’) e statisticamente più probabile che il risultato cambi nel secondo tempo. In quel caso, allora, possiamo bancare lo 0-0 e sperare che in 45’ il risultato cambi. Rischieremmo meno soldi e avremmo più probabilità di vincere.

guida trading

Strategie: il trading sule quote nel Betting Exchange

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Quando sentiamo la parola “trading”, il nostro pensiero corre a Wall Street o a Piazza Affari: il trading, ed il trader (cioè colui che realizza il trading) è una figura professionale tipica della Borsa, del mercato finanziario.

Con l’avvento del betting exchange, questa figura professionale può abbandonare i perigliosi lidi delle operazioni (e delle speculazioni) finanziarie, per approdare al mondo delle scommesse. Invece delle azioni di società quotate in borsa, il betting trader compra quote e le rivende quando esse avranno raggiunto un valore (o, con maggior correttezza, un prezzo) tale da realizzare un profitto. E’ questa l’essenza del trading nel betting exchange: comprare una cosa (una azione o una quota) a un prezzo  inferiore di quando la venderemo.

Focalizziamo, adesso, la nostra attenzione solo al trading sulle scommesse sportive. Il più famoso sito al mondo di betting exchange, Betfair, prevede per ogni esito di ogni avvenimento sportivo due voci: “Punta” (in inglese, Back) e “Banca” (in inglese, Lay). Puntare significa scommettere che un avvenimento si realizzerà (esempio, la squadra X vincerà la coppa). Bancare significa scommettere che un avvenimento non accadrà (ad esempio, la squadra X non vincerà la coppa).

Per fare trading, quindi per trarre profitto da una puntata e una bancata, è necessario sempre che la quota della puntata sia superiore alla quota della bancata. Rimanendo al nostro esempio, è necessario che la quota della puntata sulla squadra X sia superiore alla quota della bancata.

Come ciò può avvenire? In due modi: nel lungo periodo o nel breve periodo. Nel lungo periodo, il trading consiste nel comprare una quota oggi nella speranza o nella quasi certezza che tra un giorno, una settimana, un mese o un semestre quella stessa quota sarà più bassa. Nel breve periodo, il trading consiste nel comprare una quota sapendo o immaginando che tra pochi minuti sarà più bassa. Questo secondo caso si verifica soprattutto durante le scommesse live, cioè scommesse effettuate mentre l’avvenimento è in corso di svolgimento.

Esempio: Vincente coppa

Squadra X – Squadra Y

1.80    1.90

Se noi crediamo che la squadra X vincerà la coppa, punteremo ad esempio 100 euro per vincere 80 euro (netti). Qualora la squadra X dovesse segnare un gol, la sua quota scenderà (ad esempio a 1.50). Allora noi bancheremo 120 euro a 1.50.

Se la squadra X vincerà la coppa, noi vinceremo 80 euro della puntata e perderemo i 60 euro della quota di responsabilità.

Se la squadra X non vincerà la coppa, noi perderemo i 100 euro della puntata ma vinceremo i 120 della bancata. Guadagno complessivo dell'operazione: 20€ in entrambi i casi.
Con il trading sul punta e banca si aprono nuovi orizzonti per tutti gli scommettitori o i trader finanziari che possono entrare in un nuovo mercato più semplice e con possibilità di guadagno maggiore. E' evidente che non si può improvvisare, ma è necessario studiare il suo funzionamento applicando le strategie utilizzate in Borsa.
A questo scopo è molto interessante il libro disponibile su Amazon dal titolo betting exchange la rivoluzione del trading sportivo di Gianluca Landi che viene proprio da quel mondo e ha portato in questo settore la sua esperienza.
Gianluca Landi infatti nel libro evidenzia quali sono i vantaggi del trading sulle quote ed invita tutti a riflettere su cosa si può fare in questo nuovo mercato a patto di applicare sempre le regole di money management.


Gerenza

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