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Il team di betting trader blog fa parte di un network di siti di informazione professionale sul mondo delle scommesse e il trading sportivo. Il nostro obiettivo è fare comprendere che questo settore non è gioco d’azzardo ma una nuova forma di investimento e speculazione come la borsa finanziaria. Lo studio, la preparazione e il rispetto del money management conduce nel lungo periodo ad avere profitti slegati dall’aleatorietà degli eventi.

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    Le quote del Betting Exchange sono più alte di quelle dei bookies?

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    (Credit Photo)

    Oggi vogliamo rispondere ad un quesito che ci viene posto spesso. “Le quote del Betting Exchange sono più alte di quelle dei bookmakers tradizionali?” In genere, sì! Due sono le cause di questa differenza. La prima è il margine di guadagno che è inserito nel calcolo delle quote delle scommesse tradizionali. Invece, nel Betting Exchange l’operatore prende una commissione solo in caso di vincita (su Betfair Exchange Italia è del 5%).

    Il secondo aspetto è riconducibile a chi fa la quota. Nelle scommesse tradizionali ci sono i quotisti professionisti dipendenti del bookmaker che hanno solo il compito di mettere sul mercato le quote il più possibile “giuste”. Dall’altro lato l’utente che vuole “vendere” la sua quota sulle piattaforme Exchange, deve renderla più appetibile rispetto alle quote tradizionali e quindi la offre più alta.

    A volte, però, capita di trovare delle quote completamente differenti e questo si può ricondurre alla poco esperienza degli utenti, oppure alla necessità da parte di uno scommettitore, anche esperto, di voler chiudere subito un trading (All Green) perché già sta traendo beneficio da un’altra operazione sullo stesso evento.
    Inoltre, è importante sottolineare cosa si intenda per “quote”.

    Se parliamo di quote massime, possiamo trovarle veramente ovunque: sia piattaforme Exchange, sia bookies tradizionali. È proprio per questo motivo che è meglio per uno scommettitore o un trader avere più conti dislocati su più piattaforme bettistiche. Se parliamo di quote “medie”, allora tendenzialmente troveremo lavagne più basse sulle piattaforme exchange e su qualche bookie tradizionale che magari risparmia sul marketing, per offrire quote più basse ai propri clienti (dunque avere un margine inferiore).

    L'ingegnere <strong>Gianluca Landi</strong> è sport trader di professione dal 2007 e il primo vero formatore sul betting exchange e il trading sportivo in Italia ed Europa. Fondatore di <a href="https://scoretrend.net">scoretrend.net</a>

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