Ewing Theory: quando la star non c’è.
È possibile che una squadra giochi meglio e riesca a vincere quando perde il suo giocatore di punta? Secondo Bill Simmons, importante giornalista di ESPN, la risposta è “Sì”, affermando che spesso le squadre giocano meglio senza il giocatore numero 1.
Simmons ed il suo amico Dave Cirilli hanno proposto la Teoria Ewing, notando che, prima gli Hoyas Georgetown e poi i New York Knicks giocavano meglio quando la stella della squadra Patrick Ewing era in panchina (da qui il nome della teoria).
Eclatante fu il caso scoppiato durante i playoff NBA del 1999 quando i Knicks persero Ewing e tutti li diedero per spacciati contro gli Indiana Pacers, ma così non fu: New York arrivò a disputare le Finals (poi perse contro San Antonio)
In poche parole, due elementi devono essere presenti per confermare la Teoria Ewing:
1) La squadra ha una sola stella che riceve un sacco di attenzione, ma non vince mai niente
2) Il giocatore stella lascia la squadra o si infortuna e tutti danno il team già perdente nella competizione.
Nel corso degli anni la teoria è stata applicata anche ad altri casi, ma molti hanno affermato che essa può essere veritiera nel breve periodo, ma alla lunga non è rispettata.
Questa teoria, infine, è alla base anche del modello matematico di Bob Voulgaris, uno dei più grandi scommettitori NBA.
L’ingegnere Gianluca Landi è sport trader di professione dal 2007 e il primo vero formatore sul betting exchange e il trading sportivo in Italia ed Europa.
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