Gli obiettivi bettistici devono essere realistici
Il passaggio dal betting tradizionale al betting exchange comporta anche un cambio di paradigma. Chi ha avuto modo di provare le piattaforme di punta e banca sui .com, sa bene come ci sia una diversa concezione di gioco. Si passa dal semplice divertimento del pronostico, magari con una lenzuolata di 15 squadre giocata alla Snai più vicino casa tua di domenica mattina, ad un tipo di approccio completamente differente, basato in particolare sul trading. Mentre da un lato abbiamo le illusorie cospicue vincite date dalle multiplone, dall’altro lato abbiamo delle vincite che devono essere costruite, di operazione in operazione, con piccoli ma frequenti guadagni.
Secondo il mio punto di vista, è utile porsi degli obiettivi di profitto mensili e annuali, per capire l’andamento delle proprie giocate e per stilare un bilancio complessivo. Occorre seguire, però, delle regole. Innanzittutto questi obiettivi devono essere realistici. Ossia, devono essere commisurati in base al proprio livello di esperienza, informazione e soprattutto di cassa.
Vi spiego meglio.
Esperienza
È importante accumulare esperienza. Nel betting exchange è fondamentale capire come si muove il mercato, il perchè avvengono determinate oscillazioni di quote e in quali precisi momenti, in che modo inserirsi per provare a fare profitto. Inizialmente, è più che normale andare in passivo. C’è da familiarizzare col nuovo paradigma.
Informazione
Attraverso l’informazione e il confronto costante con altri traders è possibile migliorare sensibilmente, eliminando errori banali e ottimizzando il proprio trading. Blog, siti, forum. Occorre diventare voraci di informazione per migliorare sè stessi. Occorre conoscere diversi tipi di strategie, da attuare nei mercati e negli sport più disparati. Poi bisogna sperimentare, sperimentare e sperimentare. Fino a trovare quelle più idonee alle proprie caratteristiche.
Cassa
Innanzitutto è importante dare priorità alle cose importanti: bollette, mutuo, famiglia. È importante riservare al betting soltanto una cifra che si è disposti a perdere. Inizialmente, il consiglio è di essere più moderati possibile. Gli obiettivi devono essere, come dicevo prima, commisurati ai 3 parametri, dunque anche alla cassa. Dimenticate profitti da capogiro con una cassa da 50€.
Di questo argomento, ne parlavo pochi giorni fa con un amico, ben inserito nel mondo del betting. È un professionista bettistico, nel senso che lavora nel mondo delle scommesse. È un trader part-time, col betting exchange e con l’arbitraggio sportivo cerca di guadagnarsi qualche altro mensile. Mi spiegava, che lui per questo 2014 ha destinato al betting un investimento di 5.000€. Poche chiacchiere, niente divertimento. L’obiettivo è uno: il profitto. Semplicemente lui ritiene che il betting possa essere un investimento più proficuo rispetto ad altri. In base al tempo che può dedicare a questo tipo di attività, al tipo di esperienza (elevata, visto che è un insider del mondo del betting da svariati anni) e alla cassa disponibile si è impostato un obiettivo annuale di 2000€. Ossia una mensilità ulteriore.
Non esistono formule matematiche per decidere gli obiettivi. È evidente però come gli obiettivi di un neofita con una cassa di 50€ non possano essere uguali a chi ha esperienza e una cassa da 5000€. L’importante è non essere eccessivamente ambiziosi e irresponsabili, per dare modo di far crescere la propria cassa di anno in anno.
L’ingegnere Gianluca Landi è sport trader di professione dal 2007 e il primo vero formatore sul betting exchange e il trading sportivo in Italia ed Europa.
Fondatore di scoretrend.net