Le scommesse accettate vanno pagate, anche con quote sbagliate
L’ADM (Agenzia dei Monopoli) ha spiegato in una nota, che spesso riceve comunicazioni da parte dei concessionari che avvisano circa l’intenzione di non pagare riguardo a scommesse effettuate su quote sbagliate. Fortunatamente, però, la stessa ADM ha specificato chiaramente che questa pratica è illegale. Chi la violasse può andare incontro alla decadenza della concessione. Nel dettaglio, ciò che disciplina questo passaggio è l’art. 6, comma 1, del DM 1 marzo 2006, n. 111, che stabilisce:
“Sono considerate valide le scommesse regolarmente accettate e registrate dal totalizzatore nazionale”
Inoltre, l’art. 9, comma 2, del suddetto DM stabilisce che:
“L’importo della vincita è pari al prodotto tra la quota e la posta di gioco”
La commissione preposta alle soluzioni delle controversie sulle scommesse sportive, ha più volte stabilito che le vincite vadano regolarmente pagate anche in caso di quote errate.
Questa ulteriore conferma, può dare un buon slancio all’arbitraggio sportivo in Italia, strategia che per necessità si trova a combattere con il fenomeno delle quote sballate da parte dei bookmakers.
Arbitraggio sportivo: cos'è?
(Powered by: Sports Arbitrage World)
Che cos’è l’arbitraggio sportivo? Il termine inglese, come spesso accade, spiega tutto in maniera chiara ed esaustiva:“Sure Bet”, scommessa sicura. Come può una scommessa essere sicura? Semplice, serve solo una buona dose di fortuna, abbastanza soldi su vari conti e un computer acceso con una veloce connessione internet.
La fortuna è fondamentale per individuare la quota sbagliata: gli avvenimenti sportivi sono talmente tanti che una quota sbagliata può sempre sfuggire, nonostante i tanti forum e software che aggiornano quasi ogni secondo le oscillazioni di mercato. La fortuna, però, serve anche se uno prova una sure prendendo, ad esempio, una quota il lunedì e bancandola nel week end. Perché bisogna dirlo: una sure bet può verificarsi anche a distanza di giorni. Se, ad esempio, il lunedì il Napoli esce con una quota a 2.2 e la domenica banca 2.00, ci troviamo di fronte ad una sure! Inchiniamoci pure, ma prima provvediamo a bancare! Ovviamente la stessa cosa può verificarsi anche prendendo due bookmakers diversi, che hanno quote talmente diverse tra loro che è possibile effettuare una sure giocando, ad esempio, l’under su un sito e l’over su un altro!
Questi episodi, prima molto frequenti, oggi meno, si verificano o a seguito di un errore umano, o a seguito di una valutazione molto diversa tra i quotisti dei vari books.
Esaminato il “Fattore Fortuna”, analizziamo anche gli altri due aspetti, partendo dall’ultimo: un computer efficiente ed una connessione veloce. Lo strumento di lavoro deve essere pronto e adatto all’uso, perché spesso – per non dire sempre – una sure è tale solo per pochi minuti, quindi bisogna essere veloci a navigare tra i vari siti, considerando anche il fatto che probabilmente dobbiamo spostare anche soldi da un conto all’altro.
E questo ci permette di approfondire l’ultimo, determinante aspetto: i soldi. Servono vari conti attivi e un po’ di soldi su ogni conto. Quando scoviamo una sure, dovremo probabilmente spostare soldi da un conto all’altro, quindi nel calcolo della sure (cioè dell’effettivo guadagno netto) dobbiamo considerare anche le spese per eventuali trasferimenti di denaro. Il tutto, ovviamente, in pochi minuti! Però il brivido e l’adrenalina – ve lo giuro – saranno talmente alti che ne sarà valsa la pena!

