BTpedia: Cos’è 1X2?
Da quando eravamo bambini sentiamo parlare di 1X2. La famosa e ormai desueta schedina era un susseguirsi di “Napoli – Juventus 1” o di “Milan – Inter X”. Abbiamo imparato fin da piccoli cosa indicassero quei segni.
Con l’avvento delle scommesse, la classe di esito “1X2” si è sviluppata ed evoluta. Diciamo che, se volessimo dare una definizione corretta, dovremmo dire che “occorre pronosticare se una partita di calcio si conclude con la vittoria della squadra in casa ospitante (1), con un pareggio (X) o con una vittoria della squadra ospite (2) entro i tempi regolamentari”. Questa è la prima cosa, l’abc delle scommesse. E’ importante evidenziare che il riferimento temporale della scommessa sono i tempi regolamentari (cioè i 90 minuti più eventuale recupero). Esistono, infatti, altri classe di esito 1X2: c’è l’1X2 primo tempo, che ovviamente si riferisce solo ai primi 45 minuti più eventuale recupero; c’è l’1X2 handicap, cioè il conferimento di un handicap di uno o più gol alla squadra favorita.
Va anche detto che la classe di esito 1X2 può riferirsi anche ad altri sport (hockey, rugby, basket, ecc…) e non ha sempre lo stesso significato. Il caso più eclatante è quello del basket: se la squadra ospitante vince di 6 o più punti, l’esito sarà 1; se la squadra ospite vince di 6 o più punti, l’esito sarà 2; se una delle due squadre vince di 5 o meno punti, l’esito sarà X. Va considerato che il basket è uno sport che non ammette il pareggio: qualora il risultato, al termine dei tempi regolamentari, fosse di parità, si procederà ai tempi supplementari ad oltranza, fino a che una delle due squadre non porta a casa la vittoria.
L’ingegnere Gianluca Landi è sport trader di professione dal 2007 e il primo vero formatore sul betting exchange e il trading sportivo in Italia ed Europa.
Fondatore di scoretrend.net