Roberto Fanelli (AAMS) frena per i nuovi giochi
Nel convegno “Finanza, Gioco e Legalità” che si è tenuto a Roma nella sala conferenze di Palazzo Bologna e organizzato da Codere, è intervenuto Roberto Fanelli, Direttore per i Giochi di AAMS, affermando che è il caso di frenare l’introduzione di nuovi giochi e concentrare l’intervento sui prodotti di gioco in difficoltà e sostenere le categorie più deboli.
Secondo Fanelli è necessario limitare l’offerta, “dopo anni di espansione, dobbiamo consolidare il comparto utilizzando il sistema sanzionatorio per chi viola le regole”.
Le domande che ci poniamo sono: cosa c’è dietro a queste parole del Direttore per i giochi di AAMS? Per salvare giochi che muovono pochi soldi, potrebbe esserci un ulteriore ritardo per il betting exchange che invece porterebbe nuovo vigore al comparto dei giochi ? Ma il betting exchange va considerato come nuovo gioco, sebbene la normativa vada avanti da molto tempo?
Lasciamo a voi i commenti.
L’ingegnere Gianluca Landi è sport trader di professione dal 2007 e il primo vero formatore sul betting exchange e il trading sportivo in Italia ed Europa.
Fondatore di scoretrend.net
Andrea
L'arrivo del betting exchange in Italia sarà solo un bene; è normale che i book storici italiani come snai o altri non vogliono l'arrivo del betting exchange in italia xche oltre ad offre quote superiori alle loro del 20% gli portera via moltissimi clienti. secondo me tempo qualche anno e o si adeguano e stanno al passo coi tempi o chiudono! il futuro delle scommesse è senza dubbio l'exchange bet e anche se in Italia siamo riluttanti alle novità , snai e gli altri book faranno bene ad adeguarsi perche quello è il futuro ! firmato un trader professionista 🙂
a
Ciao Andrea! Sicuramente le tue parole sono condivisibili al 100%. La sfida più importante che dovrà affrontare il betting exchange immediatamente dopo l'introduzione in Italia sarà quella di attirare "il popolo della multipla". Non sarà semplice. Sicuramente come dicevi, i bookmaker dovranno adattarsi al nuovo prodotto concorrente e fare qualche sforzo in più. Insomma, devono abbandonare il lobbismo di basso livello e cercare di stare sul mercato a quote convenienti.