Cosa succederà agli utenti italiani di betfair.com?
Con l’ormai sempre più vicino avvento del betting exchange italiano, un tema in grado di creare numerose discussioni è sicuramente quello legato al comportamento di Betfair nei confronti degli utenti italiani (o meglio: residenti in Italia) che operano nell’ambito della piattaforma .com. A chiarire la questione ci ha pensato Massimiliano Bancora, AD di Betfair Italia, grazie ad un dibattito avvenuto sulla storica community di InfoBetting. Un’ora di confronto, per rispondere alle tantissime domande degli appassionati di betting exchange italiani. Un’ iniziativa davvero lodevole. Un primo chiarimento si è avuto riguardo la piattaforma: verrà utilizzata quella del .com adattata alla normativa italiana.
Riguardo il processo di migrazione, invece, funzionerà così: gli utenti residenti in Italia, tuttora iscritti a betfair.com, dovranno integrare le informazioni al momento disponibili sul .com con altre indispensabili per la normativa italiana (come il codice fiscale). Quindi, in sostanza, sgombriamo il campo dai dubbi: per tutti i cittadini residenti in Italia sarà impossibile continuare ad avvalersi del .com. Per quanto riguarda gli importi presenti sul conto .com, la procedura non è stata ancora definita nei dettagli. Probabilmente, però, si darà la possibilità agli utenti italiani di prelevare dal conto .com per poi chiudere il conto.
L’ingegnere Gianluca Landi è sport trader di professione dal 2007 e il primo vero formatore sul betting exchange e il trading sportivo in Italia ed Europa.
Fondatore di scoretrend.net
maxhazzard
Quello che preoccupa non è ovviamente il saldo che il giocatore ha sul .com che verrà trasferito sul .it oppure prelevabile (ci mancherebbe altro che non fanno prelevare!) ma "purtroppo" il fatto che la liquidità SARA' NAZIONALE!!! A queste condizioni betfair può direttamente tenerselo il suo exchange italico…..
Max
BettingTrader
Sicuramente il problema della liquidità è reale. L'unica speranza, è che si tratti solo di un inizio con questo tipo di liquidità, per poi passare in tempi "brevi" (almeno qualche anno) a quella internazionale.