Mostro di Loch Ness

Nato a Hobart in Australia, figlio di immigrati croati. C’è chi lo ha soprannominato “il mostro di Loch Ness”, per il suo essere molto riservato: mai intervistato, custodisce gelosamente la sua privacy e la sua famiglia di origine. Qualcuno sostiene che il vero Zeljko Ranogajec non è mai stato visto nei casinò o negli ippodromi. Questa sua riservatezza lo ha aiutato ad uscirne pulito in alcune inchieste giudiziarie (manipolazione di corse) e anche fiscali. Considerato il più grande scommettitore australiano, si stima che solo dalle sue tasche arrivi 1/3 della liquidità australiana su Betfair (anche se la stima ci appare eccessiva).

La sua carriera nell’azzardo è iniziata con il conteggio delle carte nel blackjack, per poi evolversi anche nelle scommesse, soprattutto nelle corse di cavalli.
La strategia di Ranogajec si basa su:

  • Una raccolta molto particolareggiata di numeri, fattori, ecc. Per una sola corsa arriva ad avere anche blocchi di fogli di analisi di 10 cm ca. Forma, corse passate, tutti i dettagli sono fondamentali. Si avvale anche di un supporto di fidati analisti, scommettitori, amministratori, ecc. (si stimano circa 300 persone sparse per il mondo).
  • Esborso di ingenti capitali per piccoli rendimenti (1%-2% sul giocato)
  • Piazzare scommesse dove già c’è una liquidità significativa all’approssimarsi dell’inizio della corsa
  • Accordi con i bookmakers

Zeljko Ranogajec leggenda o realtà?

Gerenza

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