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    Ginestra (Assosnai):”Betting exchange novità che non serve”. A voi.

                                                      (Credit photo)            


    Prevedibili come il caldo afoso a ferragosto. Sono arrivate le prime reazioni da parte di bookmakers e di associazioni di tutela della categoria subito dopo la notizia della pubblicazione che regolamenta in maniera ufficiale il betting exchange in Italia. Le agenzie di stampa hanno riportato le dichiarazioni di Francesco Ginestra, presidente dell’Assosnai, che si è espresso sul betting exchange. Ma cos’è Assosnai? Dal loro sito ufficiale:”La storia di Assosnai parte da lontano; è dal 1948, con la fondazione dell’Associazione Nazionale Concessionari Sale Corse che Assosnai tutela gli interessi professionali, morali giuridici ed economici della categoria. […] I servizi per gli Associati sono studiati e realizzati per rispondere alle esigenze degli operatori del settore”.
    Ad Agipro, Ginestra si è scagliato contro il prodotto betting exchange, non contro le caratteristiche italiche che rischiano di diminuire l’enorme potenziale del p2p. Lo scambio scommesse per Ginestra è dunque una novità che non serve. Peccato che le centinaia di persone che affollano quotidianamente questo Blog la pensino in maniera diversa. Secondo il rappresentante dell’Assosnai “si amplia l’offerta senza che ci sia una domanda”. Si tratta di un falso. La domanda c’è, esiste da diversi anni ed è abbastanza consistente. Soltanto che è soddisfatta soltanto dai siti .com, con conseguente danno erariale per lo Stato. Rispondere alle esigenze dei clienti, anche in Italia per una buona volta, dovrebbe rappresentare l’essenza di ogni business.
    Ginestra ha aggiunto che “si punta su un prodotto che porterà meno soldi nelle casse dello Stato e che potrebbe aggravare il rischio di gioco problematico”. La prima affermazione è falsa. Riportare in Italia (attraverso un prodotto adeguato, sia chiaro) gli utenti che operano sulle piattaforme .com comporterebbe un vantaggio per l’Italia. La seconda non è supportata da numeri, cifre, ricerche. Insomma: è basata su una semplice opinione personale.
    Infine, Ginestra ha concluso dicendo:“Dare a chiunque la possibilità di fare il “banco” a mio avviso svuoterà ulteriormente di valore il prodotto scommesse nella rete fisica. Troppa acqua allaga, non irriga”. Essere troppo conservatori, invece, non porta innovazione.

    L'ingegnere <strong>Gianluca Landi</strong> è sport trader di professione dal 2007 e il primo vero formatore sul betting exchange e il trading sportivo in Italia ed Europa. Fondatore di <a href="https://scoretrend.net">scoretrend.net</a>

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