Allara (Paddypower):”Bene il betting exchange in Italia”
Sono molto importanti le dichiarazioni rilasciate a Gioco News di Alessandro Allara, direttore della comunicazione in Italia di Paddy Power, uno dei nomi più famosi nel mondo per quando concerne il betting. La notizia della prossima apertura del mercato italiano al betting exchange rallegra Allara, che però ammonisce: “Una tassazione al 20% è improponibile. Deve cambiare il regime di tassazione altrimenti non ce la faremo mai ad importare tutta la competenza e il valore che ha dato lustro al nostro titolo”.
Allara, inoltre, evidenzia anche la necessità di liberalizzare i limiti di vincita: “Oggi un player italiano non può giocare più di una certa cifra. Una quota a 2 non può essere giocata a più di 5,000 euro per un limite di 10,000 euro fissato da Aams per la vincita massima. C’è chi spezza le scommesse in più bollette ma è una cosa anacronistica”.
Allara rivolge un invito ad una maggior libertà anche per quanto concerne le classi d’esito: “L’offerta è ancora limitata. Alcuni meccanismi sono tracciati e limitati dal regolatore che deve controllare col palinsesto ma anche questo ci offre difficoltà. Oggi una grossa fetta di denaro viaggia in Asia e ci sono anche tantissimi agenti che operano sul territorio italiano. Tramite un’ampiezza dell’offerta potremmo portare in Italia anche le scommesse più curiose che proponiamo ma possiamo farlo solo all’estero”.
Altro tema interessante affrontato da Allara e che può interessare particolarmente chi opera con l’arbitraggio sportivo, riguarda il “void”, cioè la possibilità per i bookmaker di non pagare scommesse sulle quali è stato commesso un errore tecnico: “Discuteremo poi con Aams sull’errore delle quote. Se sbagliamo una quota a 25 piuttosto che sia a 2,5 sbagliando una virgola, io sono costretto a pagare. Tanti operatori terrestri hanno sputato sangue su questi errori e questa è una cosa che castra la competitività del bookmaker. Così siamo troppo prudenti e usciamo dopo il dot com oppure usciremo con livelli più bassi per paura di sbagliare quota”.
Allara conclude dicendo che risolvendo solo questi problemi già si amplierebbe del 40% il mercato delle scommesse in Italia.
E’ indubbio che molte considerazioni fatte dal direttore della comunicazione di Paddy Power in Italia sia condivisibili: una revisione del regime di tassazione unito ad un ampliamento dell’offerta sono assolutamente necessarie e improrogabili. Sul void il discorso andrebbe ampliato, in quanto uno scommettitore ha tutto il diritto di incassare qualora abbia indovinato l’esito di un evento, indipendentemente dal fatto che la rispettiva quota fosse errata o giusta. Anche perchè bisognerebbe stabilire una soglia oltre la quale è possibile definire un “errore tecnico o umano” tale da giustificare il void.
L’ingegnere Gianluca Landi è sport trader di professione dal 2007 e il primo vero formatore sul betting exchange e il trading sportivo in Italia ed Europa.
Fondatore di scoretrend.net