Il decreto sulla Spending Review voluto da Mario Monti aveva previsto l’accorpamento dell’AAMS con l’Agenzia delle Dogane, per riorganizzare e ridurre le agenzie fiscali. Il taglio delle agenzie, poi, sarebbe stato accompagnato dalla rideterminazione delle piante organiche e da una riduzione degli uffici dirigenziale da realizzare con un apposito regolamento.
Un accorpamento che gli addetti ai lavori hanno ritenuto fin da subito inadeguato per un settore come quello del gioco così complicato ed in continua innovazione.
Il 5 ottobre però la Commissione Finanze all’unanimità ha riscritto integramente la riforma della struttura dell’amministrazione finanziaria, prevedendo che l’agenzia del Territorio mantenga la sua piena autonomia, soprattutto alla luce della riforma del catasto e che i Monopoli diventino presto la quinta colonna del fisco con la costituzione della nuova Agenzia dei giochi. Alle Dogane verrebbe incorporato solo il ramo “tabacchi”.

Inoltre, la Commissione Fiscale è impegnata anche su altri fronti, sulla razionalizzazione del sistema dei giochi che prevede specifiche disposizioni sulla tutela dei minori dalla pubblicità, sul contrasto alla ludopatia e il rilancio del settore ippico, attraverso l’istituzione dell’Unione ippica italiana e ad un riordino del prelievo erariale.

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